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Pillole di Wine Club #26 | Orizzontale Greco di Tufo 2009

2019-10-21 16.25.49

La quinta stagione del Tipicamente Wine Club riparte con una delle classiche retrospettive dedicate alle principali denominazioni della provincia di Avellino: in questo caso orizzontale Greco di Tufo vendemmia 2009.

Serata che conferma una serie di impressioni emerse e condivise nelle ultime ricognizioni a tema. Più ci addentriamo nella cosiddetta “era collettiva” della vitienologia irpina, più aumentano le chance di incontrare Greco con oltre dieci anni sulle spalle in piena forma. Dato che non basta da solo a certificare la “grandezza” di una tipologia, ma che segnala comunque una crescita del comprensorio in termini di consapevolezza agronomica e stilistica.

Vale sempre la pena di ricordare, infatti, quanto fosse diverso il quadro appena un lustro fa. Quando la bottiglia “matura”, ma priva di sporcature ossidative, rappresentava l’eccezione, più che la regola (i report sulle orizzontali 2003-2004 e 2005-2006 linkati alla fine del post sono piuttosto chiari in tal senso). Ma soprattutto quando sembrava netta, e a dir poco complicata da colmare, la distanza con il gruppone dei Fiano di Avellino quanto ad affidabilità evolutiva.

Intendiamoci, non inizieremo per questo a stappare soltanto Greco decennali, o giù di lì: l’irruenza anarco-jazz è parte integrante del loro fascino e merita a mio avviso di essere colta principalmente in gioventù, evitando magari l’ultimissima annata. Ma è in ogni caso confortante immaginare che sarà sempre meno un problema, ove dimenticassimo qualche bottiglia in cantina più a lungo.

Se infine consideriamo che la retrospettiva era incentrata stavolta su un millesimo tutt’altro che agevole dal punto di vista meteorologico e viticolo (vedi scheda in appendice): la serata ci regala soddisfazioni superiori alle aspettative. Non abbiamo incrociato “il” vino realmente imperdibile, quello da bere ad ogni costo prima di esalare l’ultimo respiro, ma diverse buone-ottime riuscite (oltretutto ben identificabili sul piano interpretativo) e praticamente nessuno irrimediabilmente scollinato.

Al di là delle singole preferenze, colpisce in positivo il carattere solare ma non accaldato che ricorre nei richiami di frutta gialla, cereali, infiorescenze, approfondito nelle migliori versioni dai consueti timbri di stampo sulfureo, affumicato e iodato. Profili aromatici come detto compiuti, ma ancora tonici e a fuoco.

E’ invece al palato che i limiti dell’annata si avvertono maggiormente. Sono in generale Greco piuttosto agili ed equilibrati, ma manca quasi sempre un pezzetto nella seconda parte di bocca in termini di volume, tensione e sapore. Presumibile che restino su questi binari ancora per qualche tempo senza crollare, ma il consiglio è di stappare senza pensieri: motivi per attenderli ancora non ce ne sono.

Ps un ringraziamento speciale a Brunella Basso e famiglia per l’accoglienza a Villa Raiano, principale sede degli appuntamenti nella nuova stagione del Tipicamente Wine Club

I migliori assaggi

Benito Ferrara – Greco di Tufo Vigna Cicogna 2009

Di gran lunga il vino capace di mettere trasversalmente d’accordo i compagni di tavola, prezioso testimone di quella che è stata a mio avviso la fase più felice nella produzione di casa Ferrara, artefice di un vero e proprio filotto di grandi riuscite tra le vendemmie 2008 e 2013.
Al naso dialogano le spezie e gli agrumi canditi, senza rinunciare agli apporti sulfurei, ma è nella trama gustativa che fa la differenza per densità e ampiezza: non irradia come le versioni “super”, ma è sicuramente il più appagante e completo del lotto.

Cantine dell’Angelo – Greco di Tufo 2009

Senza dubbio l’annata spartiacque nell’avventura produttiva di Angelo Muto e famiglia, fino ad allora conosciuta più che altro in ambito regionale. Con la 2009 l’unica etichetta proposta (non c’era ancora la distinzione tra Miniere e Torrefavale) fece incetta di riconoscimenti e per Cantine dell’Angelo iniziò una nuova fase, che l’ha portata progressivamente a diventare un riferimento dello scenario artigianale, non solo tufese.
Oggi lo ritroviamo decisamente più pacificato rispetto all’irruenza quasi intossicante degli esordi, ma ascoltando con attenzione si riconoscono intatte tutte sue le note-guida: frutto scuro, zolfo, radici, zolfo, humus, zolfo. E sale, tanto sale, che ritma il sorso e compensa il minus di spalla ed espansione (rispetto a Miniere 2015 e 2016, per esempio), rendendolo a suo modo pezzo unico, da ricordare.

Pietracupa – Greco di Tufo 2009

Non è certo la migliore versione firmata da Sabino Loffredo, ma anche con la 2009 il Greco di Pietracupa riesce a lasciare il segno col suo inconfondibile tocco “teutonico”.
Pompelmo, erbe officinali, frutti di mare, dopo l’iniziale timidezza si delinea una silhouette aromatica nitida e variopinta, coerentemente sostenuta dalla bocca tesa, reattiva, saporita, solo un po’ scoperta in chiusura.

Appendice. Vendemmia 2009, la regola delle eccezioni

L’anno solare 2009 inizia con un mese di gennaio freddo, senza eccessi ma molto piovoso. La stazione meteorologica di Montemarano registra ben 229 mm di pioggia (con 23 giorni di pioggia), 200 mm quella di Mirabella (23 giorni di pioggia), addirittura 290 mm a Santa Paolina (26 giorni di pioggia).

Ancora più freddo il mese di febbraio con diversi giorni spazzati dalla tramontana e qualche nevicata, la più significativa delle quali risale al giorno 18.

Marzo è all’insegna della variabilità più estrema, con alternanza di giornate fredde e piovose e altre decisamente calde e primaverili. L’ultima decade è inaugurata da un’abbondante e improvvisa nevicata, la notte del 19 marzo.
Più o meno sulla stessa falsariga trascorre il mese di aprile, meno piovoso ma con forti oscillazioni termiche e con una distribuzione delle precipitazioni più eterogenea fra le varie zone.

Un’improvvisa ondata di caldo caratterizza l’inizio di maggio: tra il giorno 3 e il 5 le temperature massime si alzano di quasi 10 gradi e l’aumento prosegue gradualmente fino a superare i 30 gradi intorno al 20 (il 25 maggio Mirabella registra una massima di 35 gradi).

L’inizio di giugno coincide con un lieve calo delle temperature massime, con giornate calde e gradevoli senza eccessi e serate fresche. Dalla metà di giugno c’è un nuovo aumento delle temperature con una serie di giornate molto calde e spesso afose. Le precipitazioni si concentrano in due episodi all’inizio e alla fine del mese.

Sole e caldo caratterizzano il mese di luglio, con significative differenze fra le varie zone in termini di piovosità più che di temperature.
La prima settimana di agosto è calda, senza eccessi; dalla seconda metà del mese di nuovo molto caldo, con punte massime costantemente tra i 31 e 36 gradi, ma anche con notevoli escursioni termiche (il giorno 16 agosto la stazione di Mirabella registra una massima di 36,4 gradi e una minima di 13,6). Alcuni produttori, specialmente a Taurasi, lamentano attacchi di oidio e peronospora.

La prima metà di settembre è praticamente asciutta, con giornate ancora piuttosto calde per le medie del periodo ed escursioni termiche importanti. Dalla seconda metà in poi iniziano una serie di giornate più umide e piovose, con precipitazioni quasi mai a carattere temporalesco alternate a giornate nuvolose.
Sono poche le giornate completamente asciutte, con conseguenti difficoltà per i produttori di entrare in vigna e completare le lavorazioni e i trattamenti.

Più complicata la situazione ad ottobre, con un inizio ancora segnato da piogge, non abbondanti ma continue, da temperature massime intorno ai 25 gradi e minime intorno ai 12-14 gradi.
Un brusco cambio della situazione si registra intorno alla metà del mese, quando le massime calano di quasi 10 gradi e le minime sfiorano spesso lo zero (il 15 ottobre la stazione di Mirabella fa registrare addirittura – 0,7 gradi).
Un andamento sinusoidale che vede nella terza decade un nuovo rialzo termico, ma anche nuove abbondanti precipitazioni che complicano la raccolta dell’aglianico, iniziata in alcune aree intorno al 15 ottobre e conclusasi in quelle più alte intorno al 15 novembre. La piovosità totale di ottobre è di 102,4 a Montemarano, 130,2 a Mirabella e 174 a Santa Paolina.

Scenario simile nella prima decade di novembre, con giornate tiepide alternate ad altre più fresche ed umide e brusche escursioni termiche notturne.

Tipicamente Wine Club – Le puntate precedenti

Pillole di Wine Club #1 | Orizzontale Greco di Tufo 2003-2004
Pillole di Wine Club #2 | Orizzontale Fiano di Avellino 2002-2003
Pillole di Wine Club #3 | Orizzontale Taurasi 2000-2001
Pillole di Wine Club #4 | Doppia Verticale Caracci e Pietraincatenata
Pillole di Wine Club #5 | Verticale Barolo Vignarionda Massolino
Pillole di Wine Club #6 | Verticale Patrimo Feudi di San Gregorio
Pillole di Wine Club #7 | Verticale Fontalloro Fèlsina
Pillole di Wine Club #8 | Verticale Montevetrano Silvia Imparato
Pillole di Wine Club #9 | Verticale Tenuta Frassitelli Casa D’Ambra
Pillole di Wine Club #10 | Costa d’Amalfi: varietà, sottozone, interpreti

Pillole di Wine Club #11 | Verdicchio: zone, stili, interpreti
Pillole di Wine Club #12 | Nebbiolo e Alto Piemonte: zone, stili, interpreti
Pillole di Wine Club #13 | Orizzontale Barolo 2004
Pillole di Wine Club #14 | Aglianico del Vulture: zone, stili, interpreti
Pillole di Wine Club #15 | Doppia Orizzontale Taurasi 2003-2004
Pillole di Wine Club #16 | Brunello di Montalcino: zone, stili, interpreti
Pillole di Wine Club #17 | Doppia Verticale Terra di Lavoro-Serpico
Pillole di Wine Club #18 | Doppia Orizzontale Greco di Tufo 2005-2006
Pillole di Wine Club #19 | Doppia Orizzontale Fiano di Avellino 2004-2005
Pillole di Wine Club #20 | Doppia Orizzontale Fiano di Avellino 2006-2007
Pillole di Wine Club #21 | Orizzontale Taurasi 2005
Pillole di Wine Club #22 | Doppia Orizzontale Greco di Tufo 2007-2008
Pillole di Wine Club #23 | Orizzontale Taurasi 1999
Pillole di Wine Club #24 | Alto Mediterraneo all’Osteria del Gallo e della Volpe
Pillole di Wine Club #25 | Orizzontale Fiano di Avellino 2008

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