Non tutti quelli che leggono Tipicamente hanno un profilo facebook; non tutti quelli che hanno un profilo facebook leggono Tipicamente.
Un postulato semplice semplice che mi obbliga a ricostruire, su questi schermi, una querelle che ha tenuto gli appassionati di alta cucina (da 350 mt sul mare in su) incollati ai social network, nelle ultime settimane. Ecco quello che è successo, più o meno. Aggiungete sale e pepe quanto basta (non troppo che ce ne è già abbastanza) e maneggiate con cura.
FORNELLI BOLLENTI – Tutto nasce da una presunta ricetta copiata. Almeno così la pensa Niko Romito, Tre Stelle Michelin in quel di Castel di Sangro, che non le manda a dire al collega Francesco Sposito, Due Stelle con la Taverna Estia di Brusciano. Passo indietro. In realtà Niko aveva detto il peccato, non il peccatore ma i servizi segreti, uniti a milioni di individui internetdotati che non hanno un cazzo da fare tutto il giorno, ricostruiscono la faccenda nei minimi dettagli, con tanto di nome, cognome e gruppo sanguigno dei protagonisti.
Ecco dunque le accuse, riportate pari pari.
“Quel piatto è mio – sentenzia Romito – l’ho creato 6 anni fa e si trova nel mio libro 10 Lezioni di Cucina. Esiste un limite anche per chi di solito è misurato come me e qui è stato superato. Va bene ispirarsi al piatto di un collega ma copiarlo no – e in ogni caso va citata la fonte. È questione di etica. Come per ogni mio piatto abbiamo investito tantissima ricerca e lavoro per arrivare al risultato finale che in questo caso ha portato allo sviluppo della tecnica dell’estrazione a freddo delle teste di crostacei.”
Chi si aspettava le scuse di Sposito, però, è rimasto però deluso. Da Brusciano il clima si fa al contrario incandescente. Ecco una sintesi della risposta.
“Lei, sua Eccellentissima arroganza ha pensato bene di rendere pubblico in una commedia dell’equivoco che solo Dio sa dove vuole parare una inutile quanto insignificante comparazione tra due piatti che nulla hanno in comune se non gli ingredienti fettuccelle e gamberi… però, Sua Eccellentissima, mi consenta di sottolinearLe che chi come Lei rappresenta il meglio della Cucina Italiana dovrebbe esserlo anche nella vita ed avere il coraggio di alzare il telefono e… le dirò di più, a Lei ed a quanti si sono scandalizzati per il troppo ardire di questo giovane chef, Francesco Sposito, quel piatto è un omaggio a mio padre Armando, nutrizionista prestato alla cucina che nel 2001, con allora gli elogi di molti critici, strutturò un piatto: Spiedino di paccheri con estrazione di corallo di gamberi… Mi spiace, Suo Eccellentissimo chef ma questa volta ha toppato, Come vede io non mi nascondo, Sua Eccellentissima, probabilmente l’altezza Le avrà dato alla testa, spiegherà nelle sedi competenti quanto di più infamante ha oggi affermato, pubblicando la foto di un piatto al tavolo del mio ristorante, paragonandola molto furbescamente ad una foto tratta dal suo libro con tutti i miracoli che la tecnologia digitale può fare. Ecco questa è la differenza tra me e Lei… IO SONO VERO.”
PLAGIO DI PERSONA – Insomma, un gran parapiglia, migliaia di commenti, condivisioni in rete, articoli a non finire da parte dei blog di settore. Ma c’è di più: chi pensava che la cosa potesse ridursi a un piatto copiato si sbagliava di grosso. Evidentemente in preda a qualche mania di persecuzione, Romito e i suoi collaboratori devono aver iniziato una specie di rastrellamento in rete, cercando con il lanternino tutti i possibili scopiazzamenti a suo danno. Solo iddio sa come le indagini siano finite su alcune foto del nostro Paolo De Cristofaro, fatto che ha scatenato una caciara ancor più grande, culminata con gravissime accuse di plagio.
Ecco il post di Romito a riguardo: “Esiste un limite anche per chi di solito è misurato come me e qui è stato superato. Va bene ispirarsi al viso di uno chef ma copiarlo no – e in ogni caso va citata la fonte. È questione di etica. Per il mio look ho investito tantissimo, in ricerca e lavoro, per arrivare al risultato finale che in questo caso ha portato allo sviluppo della classica capa pelata con barba di una settimana. Eccheccazzo.”
Devo dire che ho apprezzato molto il comportamento di Paolo di fronte a questa bomba. A differenza del suo corregionale Sposito, infatti, nessuna replica stizzita e sguaiata è giunta a intorbidire ancor più le acque. Davvero un signore e un gesto d’altri tempi.
A IDENTITA’ GOLOSE PER FARE GIUSTIZIA – Epperò, da amico fraterno, io non ho potuto far finta di niente. Deciso a ristabilire la verità, a ripulire la reputazione di Paolo, sono partito alla volta di Milano. Recandomi a Identità Golose, congresso internazionale di cucina con molti chef e addetti ai lavori presenti, tra cui Niko Romito, avrei potute ricostruire la verità e mettere a tacere le malelingue. Devo dire che sono state giornate frenetiche e assai complicate. Ho cercato in tutti i modi di carpire informazioni preziose ma la maggior parte dei cuochi e dei giornalisti presenti si è dimostrato vergognosamente omertoso. Anche Paolo Marchi, ideatore dell’evento, non ci ha aiutato molto nella ricostruzione dei fatti. “A me non importa se Niko Romito è Paolo DeCristofaro o se Paolo De Cristofaro è Niko Romito – ha detto – il mio unico interesse è che qualcuno vestito da cuoco salga sul palco a dire baggianate, facendo profezie sul futuro dell’umanità che la stampa prenderà come oro colato. Senza dimenticare di cucinare qualcosa che io possa ingurgitare, ovviamente, fosse anche una busta di patatine fritte portate da Cracco. E ora scusate ma mi è venuta fame, vi saluto.”
Demoralizzato da tanta fatica sprecata, decido di puntare al bersaglio grosso. Durante una notte insonne (si, forse la peperonata della cena ci ha messo del suo…), prendo il coraggio a due mani e programmo un tête-à-tête con il nemico in persona: il giorno seguente avrei affrontato Niko Romito!
Prima di mostravi come è andata in questo video, vi annuncio che il mistero non è affatto risolto. Invece di fare un passo indietro e chiedere scusa, Romito non le manda a dire e passa alle minacce verso Paolo De Cristofaro*. Sentite cosa ha detto questo sbruffone e FATE GIRARE SE SIETE INDIGNATI!!!
*il filmato è al vaglio dei nostri legali