Stavolta le vicende del rampollo della famiglia Elkann non c’entrano, dunque lasciamo perdere le felpe della Fiat o le storielle di cronaca rosa.
E visto che ci siamo stendiamo anche un velo pietoso su Martina Stella, Patrizia (che per comodità chiameremo Donato…) e il mitico Corona.
Ben altra storia è quella di Ser Lapo Mazzei, che a cavallo tra Tre e Quattrocento dà il via ad una delle dinastie più importanti del vino toscano e firma il primo documento conosciuto sull’uso della denominazione Chianti.
E de’ dare, a dì 16 diciembre 1398, fiorini 3 soldi 26 denari 8 a Piero di Tino Riccio, per barili 6 di vino di Chianti; ….li detti paghamo per lettera di Ser Lapo Mazzei
Uno scritto storico che oggi campeggia sull’etichetta del Chianti Classico Riserva a lui dedicato, nato nel 1983 e tolto dalla produzione all’arrivo del Castello di Fonterutoli. Per la presunta incompatibilità, si dice, con un vino che doveva rappresentare la punta di diamante dell’azienda per qualità e tempi di uscita sul mercato.
Tant’è, oggi il Ser Lapo è tornato e dopo il giusto periodo di rodaggio pare voler ritrovare l’antico splendore. Di primo acchito la versione 2008 non mi pare niente male, per livello complessivo e impostazione stilistica: ha un profilo elegante, puntale, mai forzato o troppo confezionato, molto chiantigiano anche per via di una bocca tesa, profonda, scattante anche se mai fuori pista. In più migliora col tempo e il giorno dopo l’apertura della bottiglia fa un figurone.
Una bella via, contemporanea ma con radici profonde, per una Riserva di Chianti Classico figlia di una grande azienda, presente su moltissimi mercati e dai numeri non certo confidenziali.
Continuo a cercare i carteggi di Ser Lapo e scopro lo scambio di missive col mercante Francesco Datini dove il nostro si prodiga in consigli di ogni tipo, da quelli produttivi ai suggerimenti commerciali. “Non vi curate della spesa di quel vino, benché egli fosse caro: la bontà ristora” scriveva nel 1394.
Belle parole, certo, ma forse ai tempi di Ser Lapo lo spread non era così alto…