
ARCHIVIO | CALCE: FENOMENO NATURALE (GAMBERO ROSSO MENSILE)
L’articolo che segue è stato pubblicato sul mensile Gambero Rosso (anno 20, numero 229, Febbraio 2011) Sui tavolini all’aperto dell’unico bistrot del villaggio, al tepore di una luce bianchissima che rende il paesaggio ovattato e obbliga all’occhiale scuro, arrivano…

Roberta, Winston Churchill ed io
E' un piacere incontare Roberta Cenci. Donna solare e di rara empatia, mi riporta agli esordi del lavoro di scribacchino del vino, fresco di Master al Gambero, pieno di entusiamo e con un'incredibile fame di conoscenza. Ci incrociavamo spesso, a quei…

Coche-Dury, Perrières 2007 | Quello che vogliamo da un Borgogna Bianco
Che è buono lo sapete da soli. Quanto è buono, pure: parecchio parecchissimo, e anche di più. Sono circa 2.567 le discussioni sul tema “Borgogna Bianca” a cui ho preso parte in questi anni, rimodulando continuamente la mia posizione. Per…

Clos Rougeard, Poyeux 2010 | Alla tua salute, Charly!
Chi mi conosce lo sa (cit.): sul piccolo altare ricavato nella mia cameretta ci sono le statuine di Juary, Tardelli, Grosso, Alberto Tomba e dei fratelli Foucault, alias Clos Rougeard. Nella loro grotta-cantina di Chacé, Loira Occidentale, ho vissuto due…

Borgognata 2013 | Ci si può divertire (e meno male che Giama c’è…)
Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo, il buon Giancarlo Marino. Enciclopedia vivente delle vigne e dei vini di Borgogna, la sua è una conoscenza tanto profonda quanto complice, empatica, disponibile, mai esibita o, peggio, autoreferenziale. Un mood che appartiene solo…

Editoriale La Revue du Vin de France, Novembre 2015
E’ tradizionalmente un numero “forte”, quello prenatalizio, per il mensile La Revue du Vin de France, la più importante e longeva rivista enoica d’Oltralpe, edita dal Groupe Marie-Claire *. L’uscita di Novembre 2015 (n° 596) non fa eccezione: un timone…

Verticale Hermitage di Jean-Louis Chave: cattivo è diverso (cit.)
Confesso di nutrire sentimenti ambivalenti verso le cosiddette verticali. Un odi et amo irrisolto, probabilmente generato dalla consapevolezza di non essere Yuri Chechi e di trovarmi assai più a mio agio, di solito, in posizione parallela al suolo. Nodi freudiani…
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